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Annalisa Longo
100 ANNI DI ALZHEIMER

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QUALI CAUSE

Perchè la nonna ha questa malattia?”, ha domandato Daniela. “Perchè lei? E’ colpa mia? Perchè le ho fatto spingere troppe volte l’altalena? E’ questo che le ha fatto male?”. Daniela pensava che fosse colpa sua...e io pensavo che fosse colpa mia.., perchè avevo fatto correre troppo la nonna... Ma il nonno ci ha detto che non era colpa nostra. E che d’altronde non era colpa di nessuno. Era così, punto e basta.
In “Cara nonna”di Sandrine Lavallè e Anja Thielen

Le cause della malattia di Alzheimer sono ancora oggi sconosciute. Negli ultimi venti anni sono stati però individuati alcuni fattori che, quando presenti, aumenterebbero il rischio di ammalare. Fra questi, quello sicuramente più importante è l’età: più si invecchia, maggiore è la probabilità di ammalare. Lo dimostra il fatto che essa colpisce una persona su otto dopo i 65 anni, circa uno su due dopo gli 85.

Ma altri sono i fattori di rischio e, tra questi, soprattutto l’ipertensione arteriosa, quando presente fin dall’età adulta e non adeguatamente curata; cosi come il diabete, l’ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta.

Numerosi sono inoltre gli studi che documentano come fattore di rischio sicuramente importante in chi è già anziano, il rinunciare ad una vita socialmente attiva, ricca di stimoli, relazioni interpersonali, interessi culturali e momenti di svago. Emblematica è infatti la comparsa di demenza negli anziani poco dopo il loro ingresso in case di riposo.

Altro fattore di rischio è avere, tra i propri consanguinei, qualche caso di Alzheimer: in questi casi il rischio di ammalarsi risulta aumentato di tre volte rispetto a chi non si trova nella stessa condizione. Questo però non significa automaticamente che l’Alzheimer è una malattia ereditaria, se non limitatamente ai rarissimi casi in cui si trasmette da una generazione all’altra un gene difettoso, evenienze queste nelle quali la malattia compare in più membri e per lo più entro i 60 anni di età.

Il timore infine che la malattia di Alzheimer sia contagiosa - domanda tutt’altro che infrequente -, è assolutamente fantasioso in quanto non si tratta di malattia infettiva.
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